La Storia e la Ricetta della Frutta Martorana
Tra i tesori della pasticceria siciliana, la frutta martorana occupa un posto speciale. Questi dolcetti colorati e realistici, fatti di pasta di mandorle, rappresentano non solo un’arte culinaria, ma anche una parte importante della storia e delle tradizioni della Sicilia. La frutta martorana non è solo un piacere per il palato, ma anche un legame con le radici storiche e religiose dell’isola, che affonda le sue origini nel Medioevo.
Le Origini della Frutta Martorana
La frutta martorana prende il nome dal monastero benedettino della Martorana, situato a Palermo, dove si narra che le monache avessero creato questi dolcetti nel XII secolo. Secondo la leggenda, durante una visita di nobili alla chiesa, le monache decorarono il giardino con questi frutti di pasta di mandorla per compensare la mancanza di frutta vera fuori stagione. La loro abilità nel riprodurre in modo realistico frutti come arance, limoni, fichi, ciliegie e persino ortaggi come melanzane e peperoni, divenne subito famosa.
Questo dolce si è evoluto nel tempo, diventando un simbolo della festa di Ognissanti e del Giorno dei Morti, quando le famiglie siciliane usano regalare frutta martorana ai bambini in segno di affetto e memoria dei defunti.
Ingredienti Tradizionali
La frutta martorana è realizzata con pochi e semplici ingredienti, ma richiede maestria nella sua lavorazione. Gli ingredienti principali sono:
- Mandorle: rigorosamente di Sicilia, preferibilmente di Avola, famose per il loro sapore delicato e qualità eccellente.
- Zucchero a velo: che rende la pasta dolce e facilmente modellabile.
- Acqua: per legare l’impasto.
- Estratto di mandorla amara (facoltativo): per intensificare il sapore.
Una volta modellati, i dolcetti vengono decorati con coloranti alimentari naturali, per ricreare i colori vivaci dei frutti e delle verdure. Le abili mani dei pasticceri rendono ogni pezzo un piccolo capolavoro, tanto realistico da sembrare vero.
Come Fare la Frutta Martorana
Ecco la ricetta base per realizzare la frutta martorana, proprio come veniva preparata un tempo:
Ingredienti:
- 500 g di farina di mandorle
- 500 g di zucchero a velo
- 100 ml di acqua
- Coloranti alimentari naturali
- Aroma di mandorla amara (facoltativo)
Procedimento:
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Preparare la pasta di mandorle: In una ciotola, mescola la farina di mandorle con lo zucchero a velo. Aggiungi poco alla volta l'acqua tiepida, continuando a mescolare fino a ottenere un impasto omogeneo e compatto. Se desideri, aggiungi qualche goccia di aroma di mandorla amara per un sapore più intenso.
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Modellare i frutti: Dividi l'impasto in piccoli pezzi e inizia a modellare i frutti a mano. Tradizionalmente, si creano forme di arance, limoni, fichi, banane, e persino ortaggi come carote e melanzane. Esistono anche degli stampi speciali per ottenere forme più precise, ma la vera abilità sta nel lavorare la pasta con le mani.
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Colorare: Una volta modellati i frutti, lasciali asciugare per qualche ora. Successivamente, dipingili con coloranti alimentari naturali usando un pennello fine, cercando di ricreare i colori autentici della frutta.
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Asciugare e decorare: Lascia asciugare la frutta martorana in un ambiente fresco e asciutto per almeno un giorno. Alcuni pasticceri spennellano i frutti con uno strato di gelatina alimentare per renderli lucidi, ma questo passaggio è opzionale.
La Tradizione Oggi
Oggi, la frutta martorana è un simbolo della Sicilia e viene venduta nelle pasticcerie dell'isola. La sua bellezza e bontà lo rendono un dolce apprezzato tutto l'anno.
Questo dolce, con il suo sapore delicato e l’aspetto artistico, è un perfetto esempio di come la cultura siciliana sappia fondere bellezza, storia e gastronomia. La frutta martorana continua a incantare sia i siciliani che i visitatori, mantenendo viva una tradizione secolare che celebra la bellezza della semplicità e l’arte della lavorazione a mano.